Ho un rapporto altalenante con il caldo. Alcuni anni lo amo, e non vedo l'ora di passare le ore ad abbrustolirmi sotto al sole, alcuni anni proprio non lo sopporto, e aspetto con ansia il fresco dell'autunno. In bici non è facile convivere con le temperature bollenti, soprattutto quando si tratta di gareggiare per 12, 24 o più ore. Ne ho avuto la prova l'anno scorso all'UltrApuane: le prime ore di gara, nel torrido pomeriggio toscano, sono state terribili.
Anche quest'anno sarò al via di Lucca, a fine agosto, ma sul percorso da 600km invece che su quello da 310: un motivo in più per non farmi trovare impreparato. Così in queste prime settimane estive mi sto abituando alle alte temperature e all'umidità: cerco di allenarmi nelle ore centrali della giornata e mi sciroppo almeno un'uscita a settimana da 6-8 ore nelle pianure tra Piemonte e Lombardia, dove non c'è ombra e il calore che sale dall'asfalto sembra volerti scogliere.
Eppure la bassa bollente ha il suo fascino: paesini sperduti, strade deserte, campi verdissimi e le montagne, là in fondo, che sembrano un miraggio. In queste prime uscite estive ho esplorato soprattutto il novarese, la Lomellina e quella terra per me ignota che sta tra Voghera e Alessandria, con temperature tra i 32 e i 38°C. Ho pedalato piano (tranne nei rari momenti in cui mi toccavano dei lavori specifici), senza fretta, e ho trovato delle belle sensazioni, parecchio diverse da quelle a cui sono abituato: ancora una volta sono uscito dalla mia comfort zone, ma stavolta, per così dire, da una porta laterale.
Credo che per le prossime settimane continuerò così: almeno una volta a settimana ho bisogno di relax e soprattutto di qualche ora a bassa intensità, visto che per il resto ho di fronte a me un ciclo di allenamento parecchio impattante e focalizzato sugli alti regimi.
Domani andrò a Santhià, una cittadina a cui ho girato intorno tante volte, ma che non ho mai toccato. Unico obiettivo: tappare un'altro buco nella mia heatmap o, in altre parole, scoprire qualche posto nuovo. Domenica invece sarò più o meno nella stessa zona, ma per gareggiare: andrà in scena la sesta prova del Gran Trofeo Mediofondo, questa volta con partenza da Cigliano e tratto cronometrato lungo l'ascesa al Sacro Monte di Belmonte.
Garetta, ripetute, lungo ma non troppo: in fondo non è affatto male, questa routine estiva...