giovedì 30 maggio 2019

A tutta! Mediofondo del Nebbiolo

Gran Trofeo Mediofondo, atto quarto: la MF del Nebbiolo conferma la bontà della formula di questo campionato, che unisce agonismo e divertimento in totale sicurezza. Si parte in circa 300 da Suno, a 3 km da dove ho abitato per anni: è quasi la gara di casa, insomma, e ci sono pure i miei a fare il tifo.
Pronti via, sotto una leggera pioggia che ci accompagna per la prima ora e mezza di gara, come sempre dietro macchina ad andatura molto tranquilla. Superiamo Borgomanero, costeggiamo il Lago d'Orta e dopo Cesara smette di piovere, così riusciamo ad affrontare il tratto agonistico all'asciutto.
La salita cronometrata è quella che porta da Omegna a Quarna Sotto: 7 km all'8%. Conosco abbastanza bene queste strade, così attacco l'ascesa restando sui 270 Watt, valore che posso permettermi di mantenere per circa 25 minuti. Poco più avanti di me c'è Davide Lorè, con cui sono in lotta per la classifica di campionato: cerco di stare sulla sua ruota ma mi rendo conto che il suo ritmo è un po' troppo alto. Piano piano perdo terreno, ma la cosa non mi dispiace troppo, perché Davide è reduce da un lungo stop dopo un brutto incidente, e sono contento che abbia ritrovato in fretta la forma. Chi invece mi supera di prepotenza è il mio compagno di squadra Mattia Porta: una moto.
La salita non è di quelle facili, ma tengo duro e negli ultimi 500 metri faccio una  buona progressione, con il cardio che arriva a mostrarmi un inquietante 194. Per una volta, insomma, faccio una salita davvero a tutta, ed è una novità: di solito, anche in gara, mi stufo di far fatica dopo una decina di minuti, e il ritmo cala.
Il ritorno verso Suno, costeggiando l'altra sponda del Lago, è piacevole, con tante chiacchiere, poca pioggia e un gruppetto che tira a dovere. All'arrivo, tutto sommato, ho motivo di essere soddisfatto: il responso del cronometro dice 17° assoluto, il mio miglior piazzamento di sempre. Peccato, però, che tra gli M1 chiudo solo quinto, giù da un podio che un pochino mi aspettavo; ma la concorrenza era agguerrita, e proprio non potevo fare di più.
Si corre anche questa domenica, sempre in ambito GT: Mediofondo Riso&Vino, a Ponderano. Un percorso che, sulla carta, mi è congeniale. 

sabato 18 maggio 2019

Tre in uno: GF Perini, MF Terre d'Acqua, GF Marcello Bergamo

Ok, sono settimane che non trovo il tempo per scrivere qualcosa ed è il momento di recuperare, con il riassunto delle ultime tre gare.
Granfondo Perini - Carpeneto Piacentino
Ennesima gara tra i colli piacentini, ma questa volta con salite inedite e in una zona che non abbiamo mai battuto. Si corre il 1° maggio, ci sono circa 2000 partenti e ci siamo pure io e Silvia, lei in forma, io decisamente no. In questa strana stagione mi sono allenato poco e male, quindi non ci provo neanche, a fare gara per me: mi dedico al duro lavoro del gregario, e accompagno Silvia su e giù per i 130 km di gara. Chiude a più di 24 di media, settima di categoria: un'ottima prestazione visti i 2400 metri di dislivello. E poi, soprattutto, una bella gara, ottimamente organizzata dal punto di vista della gestione del traffico e con strade in condizioni più che accettabili, il che non è affatto scontato da queste parti. 

 Mediofondo Terre d'Acqua - Livorno Ferraris 
Il Gran Trofeo Mediofondo, a inizio stagione, doveva essere solo un campionato riempitivo per noi: gare meno impegnative delle GF, quasi sempre a due passi da casa, da affrontare più che altro per fare quattro chiacchiere con gli amici. Invece la nostra vita ha subito una brusca svolta (presto o tardi vi racconterò perché...) e la bici è un po' passata in secondo piano, tra incombenze ben più importanti. E allora il GT è diventato, con le poche gambe che abbiamo, l'obiettivo principale. Che poi se lo merita proprio, questo campionato, perché le prove sono organizzate così bene da far invidia a gare che costano cinque volte tanto.
Fa un freddo becco, a Livorno Ferraris, il vento soffia a 50 all'ora ed è difficile stare in piedi. Il tratto cronometrato è un mangia e bevi tutt'altro che facile da interpretare, e io ho ancora le gambe un po' provate dalla Perini di quattro giorni prima, perchè fare il gregario per Silvia non è esattamente riposante. Comunque ci provo, e come sempre mi trovo a maledire la mia scarsa capacità anaerobica, che poi è come dire che in fondo in fondo non mi piace fare fatica. Non me la cavo troppo male, comunque: 32° assoluto e 3° tra gli M1, a due secondi dal secondo (mannaggia!) e a un paio di settimane da Leonardo Viglione, che stravince come al solito. È pure simpatico, sto ragazzo, manco gli si può voler male... Silvia ha l'ennesima botta di sfiga: doppia caduta di catena e 3° posto tra le D1. 

Granfondo Marcello Bergamo - Borgosesia
Le montagne tra il Lago d'Orta e la Valsesia io le amo visceralmente: Colma e San Bernardo da Quarona sono nella top 3 delle mie salite preferite in assoluto nell'universo mondo, e in questa gara ci sono entrambe. In più sono passate un altro paio di settimane, sono tornato vagamente in forma e non ho ancora fatto una GF per me. La conclusione può essere solo una: all'alba di metà maggio è arrivato il momento di provare a "fare classifica" (le virgolette sono d'obbligo, per un brocco come me).
Ai nastri di partenza siamo più o meno in mille, fa un freddo novembrino e sono proprio curioso di vedere come va. Nei primi km la risposta sembra essere una sola: male. Patisco parecchio la prima salita, che in questo caso è la Cremosina, e soffricchio pure fino a metà della Colma. Da lì in poi è tutta un'altra gara: le gambe diventano reattive e mi tolgo qualche bella soddisfazione salendo alla chiesa di San Bernardo, al secondo passaggio sulla Cremosina e sul muro di Rastiglione. Non capirò mai perché ci metto così tanto a scaldarmi (ammesso che sia questo il termine giusto), fatto sta che i primi km sono sempre una sofferenza per me, ed è anche per questo che mi trovo meglio nelle gare lunghe. Chiudo 139° assoluto, a 7 minuti da una centesima posizione che l'anno scorso avrei quasi sicuramente raggiunto. Non male, considerando che ad aprile ho fatto 3 settimane praticamente fermo e che ho 1200 km in meno sulle gambe rispetto all'anno scorso. Sulla gara di Silvia stendiamo un velo pietoso: congestione e ritiro verso il 70° km... 
Considerazione amara: tanti, troppi incidenti di gara, questo weekend. Al di là di quello mortale alla GF Versilia, anche qui a Borgosesia si sono vissuti momenti drammatici: tante brutte cadute, alcune con conseguenze serie, soprattutto nei primi km, dove la gestione del traffico e la scelta del percorso non sono state sicuramente delle migliori. Inizio a pensare che sia un treno al lotto, iscriversi a gare "piccole" come queste: a volte tutto fila liscio e si corre in totale sicurezza, a volte già dopo 5 km sei in mezzo al traffico. Comunque molto probabilmente fino all'autunno non faremo altre GF: ci aspettano tre domeniche di fila con le Mediofondo del Gran Trofeo e tanti giri in relax. E magari anche una o due domeniche a prendere il sole al lago...