E se le cose andassero male?
Questa è una domanda che mi faccio spesso, soprattutto in un momento di incertezza come come questo. Non soltanto potrei trovarmi a non essere in grado di terminare la gara su cui punto di più, la Race Across Italy: dietro l'angolo c'è sempre il rischio che una nuova fiammata pandemica cancelli la competizione. Qualche giorno fa c'è stata una una riunione in streaming con gli organizzatori: per ora è tutto confermato, ma in caso di zona rossa la gara salterebbe. Mancano quasi due mesi, certo, ma i dati degli ultimi giorni sono tutt'altro che confortanti.
I dubbi ci sono, insomma, e sono parecchi, così ho elaborato una serie di piani di B, per cercare in ogni caso di tirare fuori il massimo da questa stagione.
- La RUR: mi sono già iscritto alla Romagna Ultra Race. Se la RAI dovesse saltare o andare male potrò subito rimettermi in gioco. Se sarà andata bene beh... Partirò da Forlì full gas!
- L'UltrApuane: a fine agosto vorrei tornare a confrontarmi con le colline e le montagne toscane. Dopo il podio dello scorso anno sul precorso Experience da 350km, l'idea è di cimentarmi sui 600km della prova Challenge.
- Le Mediofondo: anche se può sembrare fuori tema, vista la mia predilezione per le lunghe distanze, COVID permettendo non mi farò mancare il Gran Trofeo Mediofondo, che consiste, in sintesi, in una serie di cronoscalate con contorno dì randonnèe: competizioni di 10-30 minuti da fare davvero a tutta, in pratica quasi l'esatto opposto di quel che faccio di solito. Sicuramente non è la mia specialità, ma cambiare prospettiva fa bene.
- L'Year Rounder Challenge: l'ultracycling non è solo pedalare per tante ore o tanti giorni senza fermarsi; è regolarità, è costanza. Ci sono tante sfide che durano un anno intero, prima tra tutte il Challenge annuale della World Ultra-Cycling Association, che conteggia le miglia percorse durante l'anno in giri da minimo 90 miglia (145km): a 3000 miglia (4830km) si conquista la Gold Medal, a 5000 (8050km) la Platinum, e ci sono molte classifiche parziali con cui divertirsi. Nel 2020, un po' inaspettatamente, ho conquistato il traguardo più semplice (ne parlerò prossimamente in un post); quest'anno punto alle 5000 miglia. Bastano 34 uscite da 145 km, in fondo, e valgono anche i giri virtuali, quindi anche in caso di lock-down duro ci si potrà lavorare.
- Il PHAMR: ovvero Personal Highest Annual Miliage Record, molto più semplicemente la massima distanza annuale percorsa. Dovrebbe essere un piccolo traguardo che vien da sé, con tutto quel che ho messo a bollire in pentola. Al momento il mio best è proprio del 2020, con 17885,8km. Arriverò a 20000?
- I rulli (ancora...): durante il lock-down dell'anno scorso Zwift è stata un'ancora di salvezza. Salire di livello, completare nuove routes e fare qualche gara potrebbero essere ottimi motivi per continuare a pedalare.
- I social: di cose da dire ne ho tante, e nel mucchio potrebbe anche essercene qualcuna non troppo stupida. Ho un canale YouTube con parecchi iscritti fermo da quasi due anni, questo blog, Instagram e Facebook. Ecco un obiettivo che vorrei realizzare da subito: buttar giù almeno un post a settimana, anche corto, giusto per raccontare quello che faccio e non dimenticare le poche cose vagamente intelligenti che a volte mi passano per la testa.
- La RAI dell'anno prossimo: male che vada mi consolerò pensando che un anno in più di allenamento e di abitudine alle lunghe distanze mi porterà ad essere pronto per la Race Across Italy del 2022... Perché ci sono mille cose che potrebbero andare storte, ma una cosa è certa: io non mi arrendo!
E voi che obiettivi avete per la stagione? Ce l'avete un piano B per questo sciagurato 2021?
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