martedì 25 giugno 2019

Monferrato Gravel Weekend - Giorno 4 - Un ritorno a tutta!


Quando suona la sveglia sono un po' triste, perché il mio viaggio sta per finire, e un po' preoccupato, perché non so se le gambe ce la faranno a portarmi a casa, dopo i 190 km di ieri.
Alle 7:45 sono in sella, dopo la splendida colazione offerta dai gentilissimi titolari del B&B dove ho alloggiato, e mi avvio piano piano verso Casale Monferrato. In teoria dovrei arrivare a casa entro l'una,  perché alle 14:30 ho l'esame scritto di un concorso in quel di Rancio Valcuvia (dovrò pur trovarlo, prima o poi, un lavoro...), ma sono pessimista sulla possibilità di arrivare in tempo.
Ho scelto la via più breve, per questo quarto giorno: 100% asfalto (di sterrato ne ho fatto abbastanza ieri!), passando per Vercelli e le colline novaresi. Già sulla salita verso Camagna mi sembra di stare abbastanza bene, anche se continuo mordere il freno. Prima di Casale faccio una breve pausa caffè, e anche quando riparto sembra tutto ok. Provo a spingere un po', e le gambe rispondono bene, così ci prendo gusto. Nel giro di una decina di minuti nella mia mente il viaggio di ritorno si è già trasformato in una sfida: tornare in tempo per il concorso, anzi di più, vedere quanto riesco a spingere dopo i 430 km percorsi negli ultimi 3 giorni, con una bici stracarica da portarmi appresso, con un sacco di off-road e una delle manifestazioni gravel più toste d'Italia nelle gambe. 
Non esagero, certo, ma sugli infiniti stradoni della bassa Alessandrina, Vercellese e Novarese mi metto a 28-30 all'ora fissi, sempre in bilico tra la Z1 e la Z2, stando al cardiofrequenzimetro. E allora succede una cosa strana e bellissima, di quelle che solo chi ha un po' di dimestichezza con gli sport di endurance può capire: più pedalo e meno sono stanco, più spingo e meno faccio fatica.
I paesi e i paeselli scorrono via veloci, le risaie verdissime sono uno spettacolo. Supero Vercelli, faccio una tappa veloce a San Nazzaro Sesia, a Suno mi accorgo di essere in netto anticipo, e trovo il tempo anche per salutare fratelli e genitori, che abitano da quelle parti. Arrivo a casa alle 12:20. 116 km in 4 ore e 20, a 26,6 di media, che sono pochi in generale ma non così pochi per me, con 18 kg tra bici e bagagli, copertoni da 38mm e centinaia di moscerini spiaccicati in faccia.
Dopo essermi riempito gli occhi delle bellezze del Monferrato, dopo una Monsterrato all'insegna della collaborazione e dell'amicizia, oggi mi sono goduto il piacere solitario della sfida con me stesso, e tutte quelle sensazioni che provi solo dopo tanti, tanti km.

C'è stato tutto quello che doveva esserci, in questo viaggio, e da questa esperienza ho ricavato più di quanto sperassi. Perché quando sei da solo, in mezzo alle risaie, trovi il tempo per pensare, per riflettere, per capire tante cose che non hai avuto modo di capire prima. Non importa se fai il giro del mondo o se come me vai solo in Monferrato: un viaggio ti lascia sempre qualcosa, ti fa sempre crescere, è sempre, in qualche modo, un rito di passaggio; e di riti di passaggio un po' ne ho bisogno, adesso che sto cambiando lavoro, adesso che sto cambiando vita. 
Un consiglio per tutti quelli che vorrebbero partire, ma che sono indecisi: fatelo. Fatelo perché viaggiare in bici è un'esperienza bellissima, fatelo perché non è affatto difficile, fatelo perché è utile, e fatelo perché la vita è una sola, ed è il caso di riempirla di cose belle.

I numeri della mia avventura? Ecco i gran totali:

4 giorni (75h25m per la precisione) 
546,44 km totali 
170 km di sterrato 
3451m di dislivello 
25h39m in sella
Divertimento... non quantificabile! 

Per la cronaca, sono arrivato in tempo al concorso e ho pure passato gli scritti. Mi sa che tra un po' mi toccherà ricominciare a lavorare davvero...

 

domenica 23 giugno 2019

Monferrato Gravel Weekend - Giorno 3 - La Monsterrato


Ed eccoci al giorno più lungo, il giorno della Monsterrato. Sveglia prestissimo, colazione al volo e subito in bici per raggiungere Camagna Monferrato, sede di partenza: siamo iscritti in circa 200, ma ci sono 4 percorsi con partenze separate, e ad aver scelto il più lungo siamo solo in 11. Giusto il tempo di conoscere i miei compagni di  avventura e si parte: 179 km di cui quasi la metà su sterrato, con 1800 metri di dislivello.
Il percorso lo si spiega in due parole: bello e durissimo. Un susseguirsi continuo di salite dure e morbide, di fondi di ogni tipo, con strappi micidiali (parecchi oltre al 20%) e discese rilassanti. Il tutto immerso in un panorama eccezionale.
Un'esperienza così va vissuta al 100%, quindi niente action cam, niente video, giusto due foto e tre o quattro stories: mi godo la giornata senza filtri, con Michele, Biagio e il navigatore Gianluca, ottimi compagni di viaggio.
Ciliegina sulla torta, l'organizzazione: ho preso il conto dei ristori, abbiamo trovato incroci presidiati alle 3 del pomeriggio e ogni due per tre una macchina dell'organizzazione saltava fuori per vedere come eravamo messi. Un impegno quasi commuovente, per 11 pazzi come noi.
Che soddisfazione, questa giornata:  forse l'evento più bello a cui ho partecipato, nel bel mezzo del mio primo viaggio in solitaria, con per di più gambe in ottima, ottimissima condizione. In 9 ore e mezza neanche un accenno di crampo, neanche un attimo di difficoltà. È davvero incredibile quello che corpo e mente possono fare. E dire che 8 anni fa fumavo ed ero in sovrappeso...

 

sabato 22 giugno 2019

Monferrato Gravel Weekend - Giorno 2 - Tra Po, colline e stradoni

La mia seconda giornata di viaggio non poteva iniziare meglio: Laura, che mi ha ospitato nell'agriturismo Cascina Trapella, per colazione mi ha fatto trovare una frittatina con zucchine, del salame delizioso e una decina di albicocche. Un'ospite eccezionale, pronta ad assecondare le mie bizzarie alimentari. Grazie.
Mattina fresca, dopo la caldazza di ieri. Parto e mi perdo quasi subito, volontariamente, nelle straduzze a sud di Casale, poi mi dirigo a nord, verso il Po, e per circa 25 km pedalo sulla VenTo, la ciclovia (allo studio da anni...) che dovrebbe collegare Venezia e Torino. Il percorso è molto bello e ha un gigantesco potenziale turistico, ma non è affatto segnalato, anzi, in molti punti si incontrano sconfortanti segnali di divieto di transito. Non è un caso se non incontro nessuno, ma proprio nessuno, in bicicletta. Di per sé il tracciato è piuttosto veloce (anche se ben poco curato), ma non sono al 100% con le gambe dopo i 125 km di ieri. Tiro il freno e mi godo il paesaggio, rurale e un po' vintage, tra vecchi casolari e vecchi trattori.
Arrivo a Valenza e mi concedo una pausa: dopo 40 km sono un po' demoralizzato, perché le gambe non sembrano voler girare. Però trovo un bar davvero carino, che vende dolci senza glutine e senza lattosio a base di prodotti piemontesi, quindi la pausa su trasforma in shopping compulsivo e riparto decisamente riconfortato.
Sono un po' indeciso sul da farsi, ma decido di provare comunque ad affrontare le colline di Valenza: scelgo la Strada della Serra, un su e giù con strappi al 15%, e  con una vista da togliere il fiato. La salita, pradossalmente, mi da una grossa mano, e mi riprendo completamente. Da Pecetto di Valenza in poi vado che è un piacere: 27-30 all'ora senza problemi, nonostante i bagagli. Pranzo ad Alessandria, in un altro locale carino, con pollo, patate al forno e musica jazz in sottofondo. Sono quasi alla fine, e continuo a stare bene: gli ultimi 30 km sono un piacere, tra stradoni e stradine, nonostante il vento contro. In un attimo il paesaggio della bassa si trasforma e sulla salita che porta a Cuccaro Monferrato rischio di entrare nella top ten di Strava...
Ho tutto il pomeriggio libero e sono in un B&B davvero fighetto, con tanto di vasca da bagno con le zampe. Mi faccio un bagno, ovviamente, dato che sono conciato da sbatter via, poi una passeggiata in paese, con due o tre merende. Sembrano usciti da un film del secolo scorso, questi paesini: un bar, un negozio di alimentari, la gente che ti saluta, anche se non ti conosce.
Ci ho comprato in mondo, al negozio di alimentari, e ho già mangiato tutto. Comunque adesso vado a cena, e poi a letto presto: domani c'è La Monsterrato, e per il lungo si parte alle 7... Ce la farò?


venerdì 21 giugno 2019

Monferrato Gravel Weekend - Giorno 1 - Verso Sud

Eccomi qua, in un agriturismo a una decina di km da Casale Monferrato, al termine della prima tappa del mio viaggio. Non mi sono imbarcato in un'impresa epica, non ho obiettivi se non quello di vedere dei bei posti, ma ero davvero emozionato, quando sono salito in sella stamattina, perché la sogno da anni, un'esperienza così, e ne ho davvero bisogno, in un momento di grande cambiamento come questo.
Non che avessi dubbi, ma questa prima giornata mi ha confermato che vale la pena di buttarsi in questo genere di cose, che i dubbi e i pensieri depressivi è meglio lasciarli andare, che certe cose c'è da viverle, punto e basta. Questo primo giorno, questi primi 125 km, mi hanno regalato panorami da sogno, tanto relax, tantissimo silenzio e il piacere di sentirsi libero, in mezzo a tutti quei campi e quelle risaie, tra boschi e prati a perdita d'occhio.
Sono andato piano. Con 19 kg di bici e bagagli non c'è da stupirsi, ma sono andato piano anche perché ne avevo voglia: mi sono preso tutto il tempo per fare qualche foto, per mangiare qualcosa, e soprattutto per guardarmi intorno, godermi tutta la bellezza della pianura selvaggia.
Pensavo di fare meno sterrato, invece alla fine sono stato con le ruote nella polvere per quasi 50 km. Cascina Linduno, Cascina Sant'Anna, il lunghissimo sterrato da Rosasco a Mantie, i rettilinei in mezzo ai campi, che meraviglia! Poi le colline del Monferrato, che si stagliavano all'orizzonte coi loro colori da dipinto. Spettacolo puro.
Non mi sono nemmeno organizzato male con le borse, nel senso che ancora non ho scoperto di aver dimenticato nulla, e la Toughroad si sta comportando splendidamente: stabile, veloce su asfalto (i 27-28 all'ora li tengo senza problemi), rassicurante su sterrato e più di tutto comodissima. Dopo 5 ore e mezzo in sella, con tutti quei sassi e tutti quei buchi, non dico di sentirmi come nuovo, ma insomma, di sicuro non sono distrutto, nonostante la tirata finale per evitare un temporale che poi non è mai arrivato...
Domani si riparte: tappa leggera, con l'argine destro del Po e qualche collina nell'alessandrino. Come sempre vi terrò aggiornati su Instagram, Facebook e Strava


giovedì 20 giugno 2019

Si parte! Monferrato Gravel Weekend


Finalmente è arrivato il momento di partire. Domani mattina inizierò la mia piccola avventura in bici, una quattro giorni in solitaria dal Lago Maggiore al Monferrato, passando per la Pianura Padana e la riva del Po. Per non farmi mancare nulla domenica ho in programma anche una sgroppata mica da poco: La Monsterrato, con i suoi 180 km di strade bianche e colline (180 se va bene, ma se sarò già cotto farò il percorso da 115...). È il mio primo viaggio e ho tutto da imparare: come caricare la bici, come e cosa mangiare, quale andatura tenere. Sicuramente farò qualche cavolata, e ci sarà da ridere, ma siccome a ridere da solo ti prendono per matto cercherò di condividere i momenti più divertenti della mia avventura. Su Instagram, Facebook, Strava e questo blog troverete aggiornamenti costanti. Farò anche un video, magari questa volta riprendendo col telefono girato dalla parte giusta...

Il mio viaggio, giorno per giorno:


Il video on the road:


lunedì 17 giugno 2019

Come affrontare un giro da 200 km

Detto fatto, dopo un paio d'anni torno a superare la soglia dei 200 km. E dopo qualche mese ricomincio a smanettare con YouTube... I risultati sono sempre scarsi, ma non mi do per vinto!

mercoledì 12 giugno 2019

Cronometri e progetti - Mediofondo Riso&Vino

E niente, il mondo del ciclismo amatoriale a volte regala momenti davvero divertenti. Vai a fare una gara, ti prepari bene, la gara fa parte di un campionato e metà dei tuoi diretti avversari non ci sono, stai bene, spingi a tutta, tagli il traguardo sputando i polmoni certo di essere nei 15 assoluti, sicuro di un podio di categoria e... e niente, i cronometristi fanno un casino e non ci sono le classifiche. File persi, macchinari spenti, dati cancellati, non si sa, però niente classifiche e gara neutralizzata. Che dire? Certi si sono presi male e su Facebook si sono letti commenti di ogni tipo. Da parte mia posso solo dire che il percorso della MF Riso&Vino era proprio bello e che l'organizzazione del GT Mediofondo (che non c'entra nulla con il cronometraggio...) ancora una volta è stata perfetta. E poi al ristoro c'era l'anguria, quindi sono più che soddisfatto. Mi accontento di poco. 

Agonismo a parte, per i prossimi weekend ho dei bei progettini succulenti. Iniziamo questo sabato, con una 200km di coppia con Silvia, tra le colline e le pianure piemontesi, tanto per riprendere confidenza coi lunghi: avevo la mezza idea di buttarmi subito su una delle sfide di Assault To Freedom, ma non vorrei fare il passo più lungo della gamba. 300 km non li faccio dal 2016... 
Domenica prossima invece c'è la Monsterrato e, a meno di impegni lavorativi che per ora non si profilano all'orizzonte, ho deciso di approfittarne per un... bikepacking gravel weekend. Detto così sembra figo, la realtà è un po' meno poetica: partirò da casa con la bici carica come un mulo, mi farò 130 km fino a Camagna Monferrato il sabato, la sgroppata organizzata da 180 km la domenica e lunedì mi trascinerò in qualche modo per altri 130 km fino a casa (ovviamente senza passare per le strade già viste all'andata). Che poi volendo c'è l'opzione da 115 km, per la domenica, nel caso fossi messo male già al secondo giorno... Ma spero di no.
Cercherò di fare un video dell'impresa, e di tenere i social aggiornati. Ma soprattutto finalmente mi godrò un piccolo viaggio che sogno da anni.

venerdì 7 giugno 2019

Nuova vita e ritorno sul podio - MF la Morenica

 

Ci vorrebbero almeno tre o quattro post, per raccontare tutto quello che ho in ballo in questi giorni, ma sintetizzerò.

Io e Silvia abbiamo deciso di cambiare vita, e dopo sette anni abbondanti di attività abbiamo chiuso il nostro bistrot. Finisce l'avventura del Bar 77 e inizia un nuovo capitolo, con più tempo libero per noi, più stabilità e più certezze. I clienti mi mancheranno, ma era davvero ora di dare una svolta. Cosa faremo ora? Silvia ha vinto un concorso e ha già iniziato a lavorare in comune a Taino, mentre io... beh, ancora un lavoro non ce l'ho, anche se ci sono quasi. Ma non scrivo nulla di più per scaramanzia, almeno finché non firmo un contratto.

Nel frattempo ho un bel po' di tempo libero, da dividere tra un inedito ruolo di casalingo e lo sport. Sto tornando a passare un discreto numero di ore in sella, e finalmente avrò modo di approfondire la faccenda Yoga: una pratica che mi accompagna da anni, ma che ora vorrei conoscere più a fondo. Obiettivi ciclistici per l'estate: tornare a fare i lunghi come facevo qualche anno fa, a partire dalle sfide di Assault To Freedom, fare qualche bella uscita con la gravel e salire ancora un po' con la forma in vista delle ultime gare del GT Mediofondo.

A proposito di GT, domenica abbiamo corso a Ponderano: il percorso della MF La Morenica è decisamente tranquillo, con 80 km di pianura e, più o meno a metà, la salita cronometrata che da Bollengo si inerpica sulla Serra di Ivrea. È un'ascesa facile, al 5% o poco più e sono decisamente in forma. Tengo il gruppetto di testa fino a quando non esplode e, per la prima volta, riesco a staccare Davide, mio diretto avversario in campionato. In compenso anche stavolta le prendo dal mio compagno di squadra Mattia, che mi rifila 11 secondi e vince tra gli M1.
Dopo il tratto cronometrato ci godiamo la bella strada che porta al ristoro di Zubiena e una trentina di km di piattone in totale relax. All'arrivo le classifiche ci sorridono:  io chiudo 15° assoluto e 3° di categoria, Silvia è seconda tra le D1. Torno sul podio e soprattutto inizio a capire come funzionano queste gare: per i 15 minuti di salita cronometrata tengo quasi 300 Watt, tantissimi per i miei standard. Il segreto, forse, è non ascoltare le gambe, che dopo qualche minuto sopra soglia ti mandano messaggi del tipo... "Ma che, sei scemo?!?".

Si corre anche domenica, sempre per il GT, a Trino Vercellese. Intanto mi godo la vacanza fuori programma. E lavo i vetri...