lunedì 3 febbraio 2020

Pesi e tabelle

Tra le molte novità di questa stagione ce ne sono un paio epocali per il mio modo di vivere l'allenamento.
Primo: ho deciso di fare una preparazione invernale seria in palestra, con tutti quei lavori tanto utili per la forza muscolare e la propriocezione. Siccome di palestra non capisco una mazza (al massimo andavo a fare GAG e Yoga, facendomi regolarmente umiliare da tutte le donne presenti in sala...) ho deciso di affidarmi a un professionista. La scelta non poteva che cadere su Cesare e su TotalSportLab, che già da anni mi segue per quel che riguarda la messa in sella e i test.
Così da dicembre ho iniziato con la sala pesi tre volte a settimana, lasciando la bici quasi nel dimenticatoio, se escludiamo la Rapha Festive 500. L'idea di mettermi a sollevare bilancieri non mi attirava molto, ma con un po' di impegno sono riuscito a vincere la mia innata antipatia nei confronti dello sport indoor e alla fine, tra uno squat e l'altro, mi sono addirittura divertito. Gran parte del merito va alle schede del buon Cesare, che comprendevano un sacco di esercizi divertenti: in bilico sulla fitball, in bilico sulla bosu, in bilico su una gamba sola, insomma, per tre quarti d'ora buoni a settimana mi sono trovato a fare il funambolo, con la gente che mi guardava strano. 

Seconda novità: mi sono messo a studiare e ho pianificato la stagione seguendo la mitica Cyclist's Training Bible. L'autore, Joe Friel, è una mia vecchia conoscenza dato che, insieme a Cordain, ha scritto The Paleo Diet For Athletes, su cui mi baso da due anni e mezzo, con grandi benefici, per l'alimentazione. Cosa cambia rispetto a prima? Tutto o quasi. Se i singoli allenamenti non sono esageratamente diversi, la grande differenza sta nell'approccio alla periodizzazione, che qui è il vero nocciolo della questione. Se fino al 2019 ho preparato una stagione da classico granfondista, puntando a mantenere una forma discreta per tutto l'arco del periodo agonistico, con il metodo di Friel posso programmare seriamente i picchi di forma, per cercare di portare a casa il massimo nelle due gare su cui punto di più: RUR310 e UltrApuane Experience. E poi, rispetto ai miei riferimenti precedenti, Friel è più completo e più scientifico: tanto spazio è dedicato allo sviluppo di una mentalità da atleta vincente, oltre che a quello dei watt, e tantissimo è riservato alla ricerca del miglior rapporto tra volume e intensità dell'allenamento, grazie all'introduzione del TSS.

Sarà tutta un'altra stagione, insomma, la prima davvero al top delle mie possibilità. E poi mi annoio a fare sempre le stesse cose: in bici, come nella vita, senza un po' di novità non c'è gusto!