sabato 26 dicembre 2020

La stagione che verrà

Il solito bilancio di fine anno lo lascio a un altro post. Qui vi racconto quali saranno le mie sfide per il 2021, o meglio le sfide che ho pianificato, dato che, per ovvi motivi, anche nel 2021 le incertezze non mancheranno.
Si parte col botto: il 30 aprile sarò al via della Race Across Italy, e non sto a ripetere perché questa gara è così importante per me. Come tutti gli altri appuntamenti ultra del prossimo anno correrò nella categoria Solo Self Supported, quindi senza auto al seguito e in totale solitudine. Saranno 775km di avventura, e già non sto nella pelle.
A inizio giugno si va a Forlì per la Romagna Ultra Race, che quest'anno assegna il titolo di Campione Italiano Ultracycling. Ho un conto in sospeso con questa gara: avrei dovuto esordire proprio alla RUR310 di quest'anno, poi cancellata dal Covid. Nel 2021 raddoppio, e sarò al via della prova regina, la RUR600: 600km e 12000m di dislivello.
Sulla terza gara di stagione ho ancora qualche dubbio, ma quasi sicuramente si tratterà dell'UltrApuane: dopo il secondo posto sul percorso Experience da 350km del 2020 sceglierò il più impegnativo Challenge, con 600km e 11000 metri di dislivello. 
Se le cose vanno come spero queste tre gare mi permetteranno di racimolare un po' di punti per la Ultracycling Italia Cup, mentre non credo che parteciperò all'Italian Time Trial Cup, dopo il podio dello scorso anno. Mettere troppa carne al fuoco potrebbe essere un rischio, anche se mi dispiace parecchio rinunciare alla 24h del Montello e al Time Trial di Bagnolo: ma ci sarà tempo nei prossimi anni per tornare a queste competizioni, magari facendo un pensierino alla qualificazione Race Across America.

Fin qui l'Ultracycling, ma c'è anche il ciclismo normale. Ecco, qui le cose si fanno più complesse, perché la pandemia renderà la vita piuttosto difficile agli eventi che prevedono assembramenti. Eppure non vorrei perdermi qualche appuntamento con il Gran Trofeo Mediofondo, se non altro per variare un po'. 
Non mentirò: tempo per gite e scampagnate non ce ne sarà, le mie energie saranno tutte dedicate all'ultraendurance, e non vedo l'ora di essere ai nastri di partenza in quel di Silvi.
Nel frattempo buone feste a tutti. Evito le solite parole trite e ritrite su questo triste e strano Natale: parlare non serve a molto, preferisco pedalare, e consolarmi con la solita, immancabile, #Festive500.

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