lunedì 11 febbraio 2019

Traumatico Ciclocross

Era da un po' che avevo in mente di provare una gara di Ciclocross, per cambiare un po', per provare un tipo di competizione del tutto diverso, magari con la prospettiva di un autunno-inverno da dedicare a questa disciplina, che fino a ieri ho sempre visto solo in TV.
Così in una fresca domenica di febbraio mi metto in macchina, sotto una pioggerella noiosa, solo soletto con Gnukka (è così che ho battezzato la Toughroad), per raggiungere Auzate, frazione di Gozzano che sembra un pezzetto di Belgio in terra italiana. Qui infatti, oltre alle gare di CX, c'è anche una delle squadre più organizzate della zona.
Parcheggio e vado a iscrivermi, tutto trullero e fiero dei miei 4 Watt per Kg, che su strada non mi fanno vincere, ok, ma almeno mi permettono di difendermi. Trovo un paio di amici, monto la bici e via per un paio di giri di ricognizione.
È un dramma da subito. 500 metri e c'è una discesa tecnica, che per gli altri è un passaggio appena un po' impegnativo, per me è pura follia. Mi cappotto malissimo nel fango, ma non mi dò per vinto e al giro successivo ci riprovo: mi scatoccio a pochi centimetri da un albero. Il terzo tentativo va meglio, grazie ai buoni consigli di Manuel, Kevin e Romina, ma decido comunque che in gara lo affronterò a piedi, il "tratto tecnico".

Arriva il momento del via, e siamo una quindicina nel mio scaglione, che comprende S1 ed S2. Sono ancora convinto di potermela cavare, penso ancora che le gambe possano compensare la totale mancanza di tecnica. Invece no. Alla prima curva sono ultimo e resto drammaticamente ultimo per tutta la gara, accumulando un ritardo epico. Al secondo giro perdo di vista il penultimo. Al terzo cado mentre cerco di risalire in bici dopo l'infida discesa. Al quarto giro i primi mi doppiano. Supero un paio di concorrenti di altre categorie, me la cavicchio sugli ostacoli, ma in tutto il resto del tracciato sono imbranato come una foca,  una cosa imbarazzante.
Comunque finisco la gara, e non sono nemmeno stanco. Il problema è proprio questo: non sono minimamente in grado di spingere a tutta per 50 minuti, dato che minimo minimo le gare che faccio durano tre ore e mezza, e io di solito vado bene nelle gare dalle 5 ore in su. Infatti il cardio dice 166 bpm medi. In una GF da 5 ore di solito faccio poco meno, intorno ai 160, mentre la soglia anaerobica ce l'ho a 178, ed è lì che dovrei stare, in una gara così corta. Solo che muoio, a fare 50 minuti in soglia...

Comunque figata. Non sono uno che si prende male a fare figuracce, quindi mi godo l'esperienza e mi diverto un casino. Chiudo 5° su 5 tra gli S1, mi porto a casa 2kg di riso come premio e 3kg di fango per ricordo.
L'anno prossimo, già dall'autunno, ci riprovo. Dovessi riuscire a non chiudere ultimo almeno una volta sarebbe un successo! 

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