La mia seconda giornata di viaggio non poteva iniziare meglio: Laura, che mi ha ospitato nell'agriturismo Cascina Trapella, per colazione mi ha fatto trovare una frittatina con zucchine, del salame delizioso e una decina di albicocche. Un'ospite eccezionale, pronta ad assecondare le mie bizzarie alimentari. Grazie.
Mattina fresca, dopo la caldazza di ieri. Parto e mi perdo quasi subito, volontariamente, nelle straduzze a sud di Casale, poi mi dirigo a nord, verso il Po, e per circa 25 km pedalo sulla VenTo, la ciclovia (allo studio da anni...) che dovrebbe collegare Venezia e Torino. Il percorso è molto bello e ha un gigantesco potenziale turistico, ma non è affatto segnalato, anzi, in molti punti si incontrano sconfortanti segnali di divieto di transito. Non è un caso se non incontro nessuno, ma proprio nessuno, in bicicletta. Di per sé il tracciato è piuttosto veloce (anche se ben poco curato), ma non sono al 100% con le gambe dopo i 125 km di ieri. Tiro il freno e mi godo il paesaggio, rurale e un po' vintage, tra vecchi casolari e vecchi trattori.
Arrivo a Valenza e mi concedo una pausa: dopo 40 km sono un po' demoralizzato, perché le gambe non sembrano voler girare. Però trovo un bar davvero carino, che vende dolci senza glutine e senza lattosio a base di prodotti piemontesi, quindi la pausa su trasforma in shopping compulsivo e riparto decisamente riconfortato.
Sono un po' indeciso sul da farsi, ma decido di provare comunque ad affrontare le colline di Valenza: scelgo la Strada della Serra, un su e giù con strappi al 15%, e con una vista da togliere il fiato. La salita, pradossalmente, mi da una grossa mano, e mi riprendo completamente. Da Pecetto di Valenza in poi vado che è un piacere: 27-30 all'ora senza problemi, nonostante i bagagli. Pranzo ad Alessandria, in un altro locale carino, con pollo, patate al forno e musica jazz in sottofondo. Sono quasi alla fine, e continuo a stare bene: gli ultimi 30 km sono un piacere, tra stradoni e stradine, nonostante il vento contro. In un attimo il paesaggio della bassa si trasforma e sulla salita che porta a Cuccaro Monferrato rischio di entrare nella top ten di Strava...
Ho tutto il pomeriggio libero e sono in un B&B davvero fighetto, con tanto di vasca da bagno con le zampe. Mi faccio un bagno, ovviamente, dato che sono conciato da sbatter via, poi una passeggiata in paese, con due o tre merende. Sembrano usciti da un film del secolo scorso, questi paesini: un bar, un negozio di alimentari, la gente che ti saluta, anche se non ti conosce.
Ci ho comprato in mondo, al negozio di alimentari, e ho già mangiato tutto. Comunque adesso vado a cena, e poi a letto presto: domani c'è La Monsterrato, e per il lungo si parte alle 7... Ce la farò?
Arrivo a Valenza e mi concedo una pausa: dopo 40 km sono un po' demoralizzato, perché le gambe non sembrano voler girare. Però trovo un bar davvero carino, che vende dolci senza glutine e senza lattosio a base di prodotti piemontesi, quindi la pausa su trasforma in shopping compulsivo e riparto decisamente riconfortato.
Sono un po' indeciso sul da farsi, ma decido di provare comunque ad affrontare le colline di Valenza: scelgo la Strada della Serra, un su e giù con strappi al 15%, e con una vista da togliere il fiato. La salita, pradossalmente, mi da una grossa mano, e mi riprendo completamente. Da Pecetto di Valenza in poi vado che è un piacere: 27-30 all'ora senza problemi, nonostante i bagagli. Pranzo ad Alessandria, in un altro locale carino, con pollo, patate al forno e musica jazz in sottofondo. Sono quasi alla fine, e continuo a stare bene: gli ultimi 30 km sono un piacere, tra stradoni e stradine, nonostante il vento contro. In un attimo il paesaggio della bassa si trasforma e sulla salita che porta a Cuccaro Monferrato rischio di entrare nella top ten di Strava...
Ho tutto il pomeriggio libero e sono in un B&B davvero fighetto, con tanto di vasca da bagno con le zampe. Mi faccio un bagno, ovviamente, dato che sono conciato da sbatter via, poi una passeggiata in paese, con due o tre merende. Sembrano usciti da un film del secolo scorso, questi paesini: un bar, un negozio di alimentari, la gente che ti saluta, anche se non ti conosce.
Ci ho comprato in mondo, al negozio di alimentari, e ho già mangiato tutto. Comunque adesso vado a cena, e poi a letto presto: domani c'è La Monsterrato, e per il lungo si parte alle 7... Ce la farò?
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